Le Suore indiane raccontano le missioni Santa Marta in India

Namasté!
E’ con questo saluto indiano garbato ed elegante, recitato coralmente da tutti i presenti, che si è dato inizio all’incontro di presentazione delle missioni della Congregazione delle Suore di Santa Marta in India.
Namasté ovvero “mi inchino alla divinità che è in te”: è così che Suor Shali, Elsy e Jiji hanno voluto cominciare l’incontro con tutti i ragazzi della Scuola Secondaria di I grado.
Namasté, uno dei modi più educati e gentili per salutare qualcuno e che rispecchia la cordialità e la cortesia che contraddistinguono l’operato delle nostre Suore indiane.
Suor Shali, Elsy e Jiji raccontano con emozione ai ragazzi dell’India, della sua cultura, del suo fascino e mistero, delle sue 22 lingue e 4 principali religioni.
Parlano del Kerela, la culla del cristianesimo e lo stato da cui provengono.
Intervallando foto e video spiegano ai ragazzi le Missione Santa Marta in India la cui origine si deve a padre Zucol, un infaticabile padre gesuita che ha vissuto in Kerela e che fu capace di avvicinare alcune Suore della Congregazione e farle diventare missionarie.
Spiegano le Suore alternandosi al microfono che oggi le missioni Santa Marta in India contano di ben 5 comunità ed offrono servizi di aiuto alla popolazione a 360°”
Suor Shali, Elsy e Jiji descrivono in particolare la vita nella comunità di Trivandrum, dove è nata la loro vocazione. Spiegano ai ragazzi che la Comunità è attiva dal 1997 e l’opera delle Suore si svolge in tre ambiti: educazione dei bambini, cura dei bambini e ragazzi con handicap e formazione delle giovani che desiderano far parte della Famiglia Religiosa.
L’incontro si conclude con alcuni video provenienti della Comunità di Trivandrum che toccano il cuore e lasciano tutti i presenti con il fiato sospeso.

Grazie Suor Shali, Elsy e Jiji

video dell’incontro: https://youtu.be/_8Ls20cRqOw

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